PAESC - strumento per una gestione sostenibile | Studio Cavaggioni

Il Patto dei sindaci è stato lanciato nel 2008 in Europa con l’ambizione di riunire i governi locali impegnati su base volontaria a raggiungere gli obiettivi comunitari su clima ed energia.

L’adesione al patto è una prerogativa essenziale per poter accedere a programmi e a fondi europei, diretti o indiretti, che permettano di realizzare gli obiettivi di un Amministrazione pubblica in diversi ambiti quali: green economy, smart city e circolar economy.

Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia – PAESC

Il Consiglio Europeo del 23 ottobre 2014, ha deliberato, con il nuovo “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia” (Covenant of Mayors for Climate & Energy) lanciato in data 15 ottobre 2015 durante la Cerimonia del Patto dei Sindaci e di Mayors Adapt, il nuovo accordo politico riguardante gli obiettivi climatici ed energetici da raggiungere entro il 2030.

PAESC - Patto dei Sindaci

Obiettivi

Gli obiettivi da raggiungere per tale data sono i seguenti:

  • riduzione del 40% delle emissioni di CO2, rispetto ai livelli del 1990. L’obiettivo prevede una riduzione nei settori ETS del 43% e una riduzione del 30% nei settori no ETS, rispetto alle emissioni del 2005;
  • aumento del 27% dell’efficienza energetica per possibile target al 30% da conseguire entro il 2030 (da aggiornare nel 2020);
  • quota del 27% di energia derivante da fonti rinnovabili sul totale dei consumi;
  • aumento delle interconnessioni della rete elettrica del 10% entro il 2020, con lo scopo di raggiungere il 15% entro il 2030.

Aspetti tecnici

Risulta fondamentale prendere coscienza dell’importanza che “la qualità dell’aria” ha sulla salute dei cittadini e sul clima. Entrando più nello specifico è utile precisare che gli impatti della CO2 sono riconducibili principalmente all’ Effetto Serra; effetto determinato dai gas atmosferici che assorbono le radiazioni infrarosse provenienti dalla superficie terrestre. Questi gas però sono trasparenti alla radiazione solare e sono di due tipi: uno naturale, dovuto ai componenti presenti in atmosfera per natura ed uno antropico, dovuto all’attività umana.

Se l’effetto serra naturale è indispensabile per la vita, poiché garantisce una temperatura media terrestre ottimale, la componente antropica, che incrementa questo valore rilasciando grandi quantitativi di gas serra in atmosfera, sta portando ad avere effetti deleteri sull’equilibrio del pianeta tra i quali lo scioglimento dei ghiacciai con conseguente innalzamento del livello del mare, la modificazione dell’ecosistema e la compromissione della biodiversità, squilibri delle perturbazioni atmosferiche, eventi estremi (tempeste, inondazioni, tornado) e inadeguatezza delle colture.

Proprio per questo la sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica e le conseguenti politiche di decarbonizzazione sono sempre un tema molto acceso all’interno della società. Non sempre però questi temi vanno di pari passo con la sostenibilità economica di un territorio. L’Europa negli ultimi anni si è resa protagonista nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso conferenze, trattati e iniziative pratiche che mirano alla mitigazione in termini di abbattimento di tonnellate di CO2, prima fra tutte, il “Patto dei Sindaci”.

Quali sono i vantaggi per una Pubblica Amministrazione nell’aderire al Patto dei Sindaci?

Il Patto dei Sindaci aiuta le amministrazioni locali a realizzare i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, pur tenendo conto dell’enorme diversità sul campo. Infatti, offre ai Firmatari un quadro armonizzato per la comunicazione e la compilazione dei dati dal formato unico in Europa che li assiste durante le fasi di pianificazione energetica e climatica sistemica e di monitoraggio a livello locale.

Le amministrazioni locali che aderiscono all’iniziativa del Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia si impegnano a presentare un Piano d’Azione per il Clima e l’Energia Sostenibile (PAESC) entro due anni dall’adesione formale includendo l’integrazione delle considerazioni in tema di adattamento nelle politiche, strategie e piani rilevanti.

Il complesso processo per aderire al Patto dei Sindaci ed implementare un piano di azione volto a migliorare la qualità può essere così riassunto:

PAESC: fasi del Patto dei Sindaci per clima ed energia | Studio Cavaggioni

Risultati

Ad oggi, in Italia, sono più di 3.000 i Comuni che hanno aderito al “Patto dei Sindaci”, iniziativa europea lanciata nel 2008. L’adesione al patto dà l’occasione ai vari comuni, di accedere a fondi europei e di dotarsi di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), strumento ormai indispensabile per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

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