RECOVERY: IL PNRR DELL’ITALIA INVIATO ALLA COMMISSIONE UE
Il nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza inviato dal governo Draghi alla Commissione Europea
Il governo ha trasmesso il 30 aprile, dopo l’approvazione delle Camere, il testo del nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Entro 60 giorni la Commissione europea esprimerà il suo giudizio e per l’estate verranno anticipati i primi 24 miliardi di Euro.
#NEXTGENERATIONITALIA: ITALIA DOMANI
Nel nuovo PNRR sono state confermate le 6 missioni, già previste dal governo Conte:
- digitalizzazione;
- rivoluzione verde e transizione ecologica;
- infrastrutture per una mobilità sostenibile;
- istruzione e ricerca;
- inclusione e coesione;
- salute.
QUALI SONO LE NOVITÀ PREVISTE?
Sono previste delle riforme di accompagnamento al piano a cominciare da una riforma della PA in tema di: digitalizzazione, ricambio generazionale, semplificazione di norme e procedure, competenze.
Nel piano è prevista una riforma del processo penale, civile e tributario, volta a rimuovere gli ostacoli alla propensione delle imprese di investire nel nostro paese aumentando la trasparenza e prevedibilità della durata dei procedimenti civili e penali.
CONTRATTI PUBBLICI
In materia di contratti pubblici si interverrà con legge delega da sottoporre al parlamento entro il 2021 e con dei decreti legislativi da adottare entro 9 mesi successivi dall’approvazione della stessa. Le misure urgenti saranno adottate con decreto legge da approvare entro Maggio 2021.
Viene introdotta una normativa speciale sui contratti pubblici che rafforza le semplificazioni già varate con il Decreto Legge n. 76/2020 e ne proroghi l’efficacia al 2023 in materia di: antimafia, Conferenza dei Servizi veloce, limitazione della responsabilità da danno erariale, istituzione del collegio consultivo tecnico, individuazione termine massimo per l’aggiudicazione dei contratti.
Verrà quindi messa in atto una riforma del codice degli appalti. È stata riscontrata la necessità di procedure più snelle che riducano le regole che vanno oltre quelle richieste dalla normativa europea.
Tra le principali misure in tema di contratti pubblici si interverrà in materia di:
- riduzione e razionalizzazione delle norme in materia di appalti pubblici e concessioni, al recepimento delle direttive UE;
- riduzione degli oneri documentali ed economici a carico dei partecipanti alle procedure ad evidenza pubblica;
- revisione del subappalto;
- tendenziale divieto di clausole di proroga e di rinnovo automatico nei contratti di concessione;
- individuazione dei casi in cui è possibile ricorrere alla procedura negoziata senza precedente pubblicazione del bando.
Saranno adottate misure volte a garantire la sostenibilità energetica e ambientale e la tutela della salute e del lavoro.
ALTRI CONTENUTI DEL PNRR ITALIANO
Inoltre, saranno adottate misure volte a:
- garantire la sostenibilità energetica e ambientale e la tutela della salute e del lavoro;
- rafforzare gli strumenti di risoluzione delle controversie alternativi rispetto al giudice e verrà rafforzato l’ufficio del processo per la giustizia amministrativa;
- alcuni regimi concessori saranno modificati in chiave pro-concorrenziale come le concessioni: di grande derivazione idroelettrica, distribuzione del gas naturale, concessioni autostradali, vendita dell’energia elettrica;
- necessità di rivedere le norme riguardanti l’impatto ambientale (VIA) che prevedono procedure di durata troppo lunghe. Le valutazioni ambientali sono indispensabili per la realizzazione di opere pubbliche e investimenti privati a partire degli impianti di energie rinnovabili. L’intenzione è di sottoporre le opere previste dal PNRR ad una speciale VIA statale e verrà ampliata l’operatività del Provvedimento Unico in materia Ambientale (PUA);
- si interverrà anche per dotare le amministrazioni pubbliche di un sistema unico di contabilità economico–patrimoniale;
- è prevista l’abrogazione e la revisione di norme che alimentano la corruzione.
DIGITALIZZAZIONE
Si procederà ad una riforma di digitalizzazione (1) e rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni aggiudicatrici, tramite azioni di formazione e supporto, strumenti di acquisto avanzati che metteranno al servizio delle Amministrazioni specifici contratti. Si dispone l’evoluzione del sistema nazionale di eProcurement, attraverso la digitalizzazione dei processi di approvvigionamento pubblico.
RIVOLUZIONE VERDE
Nel piano è prevista una vera e propria rivoluzione verde (2) 70 miliardi: realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e ammodernamento di quelli esistenti nonchè la creazione di un programma nazionale per la gestione dei rifiuti. Viene programmato uno sviluppo di una filiera agroalimentare sostenibile e il passaggio alle energie rinnovabili e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, con un piano si sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica. Anche per gli edifici giudiziari è prevista una corposa opera di riqualificazione. Sono previsti ecobonus e sismabonus per l’edilizia privata e vi è l’impegno ad estendere la misura del superbonus 110% fino al 2023. Con decreto legge verranno rimossi gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus. Le risorse del PNRR saranno anche impiegate per finanziare progetti di teleriscaldamento volti alla costruzione di nuove reti o l’estensione di quelle già esistenti. Vengono previste misure per la gestione del rischio alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico. Vi sono anche investimenti per i Comuni con lavori di messa in sicurezza del territorio, la sicurezza e l’adeguamento degli edifici, l’efficienza energetica e i sistemi di illuminazione pubblica.
MOBILITÀ SOSTENIBILE, RICERCA E SANITÀ
Vengono programmate: infrastrutture per una mobilità sostenibile (3) con investimento sulla rete ferroviaria, il potenziamento del sistema portuale italiano, digitalizzazione della catena logistica e del traffico aereo, misure per incentivare l’utilizzo di idrogeno, trasporto locale più sostenibile e altro ancora. Investimenti corposi saranno effettuati anche per il sistema di istruzione e ricerca (4) con potenziamento dell’offerta. Si interverrà con politiche volte alla creazione di nuovi posti di lavoro, interventi speciali per la coesione territoriale. Da ultimo, ma non certo per importanza, sono previsti investimenti nella sanità pubblica (6).