VALORIZZARE GLI ASSET PUBBLICI VERIFICANDO I CONTRATTI DI CONCESSIONE

Le reti di distribuzione del gas naturale possono rappresentare un asse strategico

La sentenza del TAR Veneto:
“…per effetto del perfezionamento della devoluzione
gratuita, la pretesa di un canone costituisce legittimo esercizio di un diritto
dominicale dell’ente locale”


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Di fondamentale importanza, per gli Enti Locali, verificare in modo accurato i contratti di concessione, porre l’attenzione sulla corretta individuazione delle reti di proprietà dell’ente, afferenti il servizio di distribuzione del gas naturale e, l’iscrizione delle stesse reti nel patrimonio pubblico ai sensi del Dlgs 118/2011 e ss. mm. ii..

Una chiara individuazione e valorizzazione degli asset pubblici, contribuisce, senz’altro, ad una maggiore trasparenza e alla giusta responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche.

Studio Cavaggioni S. c. a r. l., ha supportato il Comune di Feltre (BL) nel contenzioso che verteva sulla corretta individuazione delle reti di proprietà pubblica alla data di scadenza del contratto di concessione e sul conseguente diritto dell’Ente a vedersi riconosciuto un “canone” per l’uso delle sue reti da parte del gestore.

Più in generale anche la sentenza della Corte Costituzionale n. 239/2021 e della Corte di Cassazione n. 14351/2023, nonché diverse altre pronunce giurisprudenziali meno recenti, hanno premiato l’ente pubblico che ha valorizzato correttamente il proprio patrimonio evidenziando un asset patrimoniale spesso trascurato.


Motivi del ricorso

Il gestore sosteneva che la devoluzione a titolo gratuito degli impianti al Comune dovrebbe avvenire solo al momento del subentro del nuovo gestore, non alla scadenza naturale della concessione, contestando la decisione del Comune di esigere dal gestore la remunerazione del capitale investito (canone) per gli impianti trasferiti gratuitamente, sostenendo che tale onere dovrebbe spettare solo al nuovo gestore individuato tramite gara.


Difesa del Comune di Feltre

Il Comune ha difeso la legittimità delle proprie delibere con le quali ha iscritto nel proprio patrimonio le reti e gli impianti ritenuti di proprietà già alla scadenza della concessione e, rivendicando il conseguente “canone”, per l’uso da parte del gestore, trattandosi di specifica condizione contrattuale che ha efficacia alla scadenza del contratto, così come previsto dal medesimo, senza che debba intendersi modificato da successivi interventi normativi.


Decisione del Tribunale

Il Tribunale ha valutato infondata la tesi del gestore sulla devoluzione degli impianti; infatti, la devoluzione gratuita degli impianti, dalla concessionaria al Comune, è stata ritenuta automatica alla scadenza del rapporto contrattuale, senza la necessità di alcun ulteriore atto amministrativo e, men che meno, senza attendere il subentro di un nuovo gestore, individuato a seguito di specifica procedura amministrativa.

In conclusione, il ricorso è stato respinto, confermando la legittimità delle delibere comunali e la corretta iscrizione degli impianti nel patrimonio del Comune di Feltre, confermando, altresì, il diritto dello stesso Ente a vedersi riconosciuto il “canone” richiesto per l’uso delle sue reti, da parte del gestore, a far data dalla scadenza del contratto di concessione.


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